D’altra parte solo meno della metà dei pazienti viene informata della possibilità di preservare la fertilità prima dei trattamenti oncologici.
E’ chiaro che è necessario bilanciare la necessità di eseguire trattamenti oncologici tempestivi, il bisogno di informazione da parte dei pazienti e le reali opportunità offerte dai progressi ottenuti nel campo della medicina riproduttiva.
A questo proposito la Società Americana di Oncologia Clinica(ASCO) ha pubblicato nel 2006 linee guida molto chiare. L’oncologo deve valutare il rischio di infertilità legato ai trattamenti oncologici, informare dettagliatamente il paziente o la paziente di tale rischio e riferirli immediatamente allo specialista in riproduzione umana per la conservazione dei gameti, se appropriato. Nelle stesse linee guida si sottolinea la necessità di approfondire ambiti di ricerca condivisi tra lo specialista in riproduzione umana e l’oncologo, così da poter migliorare le conoscenze e rendere gli interventi più efficaci.
Scopo di questo volume, che raccoglie il contribuito di diversi specialisti nel campo della oncologia, della medicina della riproduzione, delle associazioni dei pazienti e degli esperti in diritto, è fornire una panoramica completa, autorevole e aggiornata del problema.
Il libro è diviso in 5 parti (Incidenza e rischio di infertilità nel trattamento dei tumori, Conservazione e recupero della fertilità, La gravidanza dopo trattamento oncologico e il trattamento durante la gravidanza, Problematiche legali, etiche e psicologiche, Linee guida e approfondimenti) e vuole anche essere di aiuto immediato per i pazienti e le pazienti che si trovano ad affrontare il difficile percorso oncologico che abbiano interesse a conoscere meglio le possibilità più attuali per preservare la fertilità.
Giuseppe Luigi Banna
Fedro Peccatori
Sala delle Colonne, Palazzo Marini
Via Poli, 19 - Roma
Prefazione a cura dell' On.Prof. Giuseppe Palumbo, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati :
"La diagnosi precoce e il miglioramento delle cure oncologiche hanno determinato un incremento della sopravvivenza e della percentuale di guarigione di molti tumori. La maggior parte dei tumori guaribili insorgono nella popolazione giovanile e nel bambino. Pertanto, la popolazione di quelle persone che con termine anglosassone (difficilmente traducibile in italiano) vengono definite come “cancer survivors” è in costante crescita. Non si dispone di dati italiani, ma negli USA si stima che più di 20.000 bambini e giovani in età riproduttiva sono esposti ogni anno a chemio- e/o radioterapia e che la popolazione dei “cancer survivors” è costituita da 10 milioni di persone: nel 1999 negli USA era uno su 700 giovani adulti, nel 2010 saranno uno su 250. L’attuale distribuzione per età dei “cancer survivors” comprende circa l’1% di individui con età ≤ 19 anni, il 5% tra i 20 e i 39 anni, il 33% tra i 40 e i 64 anni, il 61% oltre i 65 anni.
Nella popolazione giovanile è possibile stimare che la maggior parte dei giovani uomini saranno stati precedentemente trattati per un tumore del testicolo o per un linfoma non-Hodgkin (ma anche per melanoma, tumori del colon-retto, malattia di Hodgkin, sarcomi); le donne, per un tumore della cervice, della mammella, della tiroide (ma anche per melanoma, tumori del colon-retto, linfoma non-Hodgkin, malattia di Hodgkin, sarcomi).
Questi dati impongono un’attenta riflessione sulla necessità di considerare prioritaria, tra gli obiettivi di cura nel malato oncologico, sia il mantenimento della qualità di vita, sia la prevenzione di effetti a lungo termine dovuti ai trattamenti. La fertilità è un aspetto decisamente importante in tal senso. La capacità riproduttiva è una risorsa sia per l’aspetto strettamente “procreativo”, sia per le conseguenze psicologiche e fisiche. Occorre inoltre considerare le conseguenze cliniche dell’induzione di una menopausa precoce, ancora oggi in gran parte misconosciute, che sono spesso rappresentate dai sintomi e dalle possibili sequele neurologiche, metaboliche, cardiovascolari, ossee (osteoporosi).
La preservazione della fertilità è dunque uno degli aspetti della prevenzione secondaria da considerare attentamente nella programmazione della cura delle neoplasie e da discutere con il malato stesso coinvolgendo gli altri specialisti dedicati alla comunicazione e alle opzioni di preservazione.
Il merito di questa pubblicazione, che nasce da un’occasione di confronto tra i diversi medici specialisti (Oncologi, Radioterapisti, Ematologi, Ginecologi, Andrologi, Urologi, Pediatri Oncoematologi,…), altre figure professionali (l’Avvocato, il Magistrato, il Counsellor,…) e il Malato, è quello di mantenere questo confronto vivo all’interno del libro, trattando tutte le problematiche e i diversi punti di vista (del medico e del malato) relativi al mantenimento della fertilità, nell’uomo e nella donna, e fornendo ai medici specialisti (ma anche ai malati) le informazioni necessarie per una gestione adeguata di questa importante risorsa nella scelta delle cure antitumorali. "
On. Prof. Giuseppe Palumbo
Autori: Giuseppe L. Banna, Francesca Catalano, Rosaria Condorelli, Fedro Peccatori
Edito da Medicalink Publisher, Siracusa
Per prenotazioni: editorialoffice@medicalink.org
Didascalia immagine copertina: Rêverie de Marie, Marie Laurencin (Paris, 1883-1956), litografia retouchée a matita colorata, 1930. Collezione privata, Padova
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scarica qui la presentazione di Fedro Peccatori
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In allegato i link dei siti che parlano dell'evento, di quanto accaduto durante l'evento, del libro:
http://www.ilbisturi.it/story_5272.html
http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/?id=3.0.3410757495
http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=262470
http://www.vitadidonna.it/news/2009/06/fazio-creare-rete-banche-del-seme-per.html
http://it.notizie.yahoo.com/7/20090610/thl-tumori-fazio-creare-rete-banche-del-6a24347.html
http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDkwNjEwMTI1MDE5LnhtbCI7fQ==
http://www.asca.it/news-TUMORI__PALUMBO__2_5_MLN_PER_CURE_PALLIATIVE__TURCO__TROPPO_POCHI-837386-ORA-.html
http://www.unita.it/newsansa/36529/sanita_legge_antidolore_palumbo_trovati_fondi
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