ONCOLOGIA MEDICA

Il sito della S. C. di Oncologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico - Vittorio Emanuele di Catania

ShortHER

ShortHER: TRATTAMENTO ADIUVANTE CON HERCEPTIN PER 3 MESI VERSO 12 MESI, IN ASSOCIAZIONE CON 2 DIFFERENTI REGIMI DI CHEMIOTERAPIA, NELLA PAZIENTI CON CARCINOMA MAMMARIO HER2 POSITIVE

Status: OPEN

COORDINAMENTO E RESPONSABILE DELLO STUDIO:
Centro Coordinatore: Dip. Oncologia, Università di Modena
Responsabile scientifico: Prof. Pierfranco Conte

Studio promosso e finanziato dall'AIFA

TIPOLOGIA DELLO STUDIO: FASE III, RANDOMIZZATO

POPOLAZIONE OGGETTO DELLO STUDIO:
Donne con carcinoma mammario HER2 positivo (IIC 3+, o FISH+) operato, con linfonodi positivi o con linfonodi negativi ad alto rischio, candidate a chemioterapia adiuvante

OBIETTIVO DELLO STUDIO:
Valutare se un trattamento di breve durata (3 mesi) con Trastuzumab (Herceptin, = H), associato a chemioterapia, a minore probabilità di tossicità cardiaca, risulti non inferiore, in termini di sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza globale, rispetto ad un trattamento prolungato (12 mesi).

DISEGNO DELLO STUDIO:
Le pazienti, già sottoposte a trattamento chirurgico della neoplasia primaria e della ascella, candidate a trattamento di chemioterapia adiuvante, vengono randomizzate ad uno dei seguenti trattamenti:
- Braccio A: Chemioterapia + Herceptin per 1 anno
- Braccio B: Chemioterapia + Herceptin per 3 mesi

CENTRI IMPLICATI NELLO STUDIO:
Lo studio sarà condotto presso strutture oncologiche delle Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Marche, Umbria e della rete coordinata dall’Istituto Mario Negri Sud nell’Italia Centro-Meridionale.

CRITERI DI INCLUSIONE:
• Donne con carcinoma mammario operato radicalmente
• Tumori HER2 positivi, definiti come score 3+ in immunoistochimica, o come FISH positivi
• Tumori candidati a chemioterapia in rapporto alle seguenti caratteristiche:
- linfonodi positivi
- linfonodi negativi ad alto rischio secondo San.Gallo (almeno uno tra i seguenti: T> 2 cm, G3, invasione vascolare/linfatica, elevata proliferazione (Ki67 > 20%), età <> 1cm associato ad uno o più dei parametri soprariportati). (La scelta di arruolare anche pazienti linfonodi negativi dovrà essere dichiarata prospetticamente da ogni centro)
• Età compresa fra 18 e 75 anni
• “Pazienti che sono stati trattati per altri tumori, incluso tumore alla mammella, liberi da malattia da almeno 10 anni sono eleggibili”

CRITERI DI ESCLUSIONE:
• Tumori metastatici
• Carcinoma infiammatorio
• Carcinoma localmente avanzato
• Tumori sottoposti a terapia preoperatoria con Trastuzumab o con altri farmaci a bersaglio molecolare
• Controindicazioni a terapia con antracicline, taxani o trastuzuamb
• Precedenti Trattamenti con chemioterapia, endocrino terapia o radioterapia con eccezione dei pazienti trattati con intento curativo per altro tumore, incluso tumore alla mammella, da più di 10 anni
• Ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra (FE minore al limite minimo di normalità della istituzione)
• Presenza di ipertensione o aritmie non stabilizzate
• Cardiopatia ischemica con sintomatologia clinica inferiore ad 1 anno
• Malattie intercorrenti non controllate di tipo respiratorio, renale, metabolico, psichiatrico o neurologico che limitino la compliance o richiedano trattamento intensivo
• Gravidanza o allattamento
• Sieropositività per HIV.


TRATTAMENTO:
In entrambi i bracci di studio, le pazienti vengono trattate con chemioterapia ed H.

Braccio A: Per il braccio di controllo si è ritenuto di adottare lo schema sequenziale dello studio americano NSABP-B31, che prevede chemioterapia con Adriblastina e Ciclofosfamide (AC) per 4 cicli ogni 21 giorni, seguita da paclitaxel o taxotere per 4 cicli ogni 21 giorni, concomitante ad H ogni 3 settimane, proseguito poi fino ad 1 anno. Nello schema di chemioterapia viene ritenuta accettabile sia la somministrazione di adriblastina (60 mg/mq) che di epirubicina (90 mg/mq),
insieme a ciclofosfamide 600 mg/mq, ogni 21 giorni (AC o EC). Il taxotere viene somministrato:
- In pazienti con meno di 65 anni alla dose di 100 mg/mq ogni 21 giorni (oppure il paclitaxel alla dose di 175 mg/mq)
- In pazienti di età superiore o uguale a 65 anni alla dose di 80 mg/mq ogni 21 giorni, associato ad uso opzionale profilattico di G-CSF (oppure il paclitaxel alla dose di 175 mg/mq )
Segue per tutti i pazienti somministrazione di Herceptin alla dose di 6 mg/kg ogni 21 giorni (8 mg/kg dose di carico) per 1 anno (= 18 dosi).
La scelta del braccio di controllo americano rispetto a quello dello studio HERA è motivata dai presupposti biologici di sinergismo della combinazione chemioterapia-H e dai dati dello studio NCCTG in cui il confronto fra uso sequenziale e concomitante di H con CT sembra favorire quest’ultima modalità di somministrazione.
L’uso di H concomitante a CT è regolarmente approvato dagli enti regolatori italiani e presente in scheda tecnica.

Braccio B: il Taxotere viene somministrato:
- in pazienti con meno di 65 anni Taxotere 100 mg/mq g.1 ogni 21 giorni per 3 volte
- in pazienti con età superiore o uguale a 65 anni Taxotere 80 mg/mq g.1 ogni 21 giorni per 3 volte, associato ad uso opzionale profilattico di GCSF.
Il trattamento con taxotere è associato ad Herceptin 2 mg/kg ogni 7 giorni (4 mg/kg dose di carico) per 3 mesi (= 9 dosi totali), iniziando in concomitanza con il Taxotere; a seguire, FEC per 3 cicli, (Fluorouracile 600 mg/mq, Epirubicina 60 mg/mq, Ciclofosfamide 600 mg/mq g1 ogni 21 giorni.

Nelle pazienti con recettori ormonali positivi, sarà eseguito dopo la chemioterapia un trattamento ormonale (con LH-RH per 2 anni e Tamoxifene per 5 anni se premenopausa, con Inibitore delle Aromatasi per 5 anni se post-menopausa).
La Radioterapia, in caso di precedente chirurgia conservativa, sarà eseguita al termine del trattamento chemioterapico, e potrà essere somministrata contemporaneamente ad H.


Nessun commento:

Posta un commento